Attrezzatura per il backpacking
Nelle escursioni di più giorni in autosufficienza, quindi senza possibilità di appoggio a strutture ricettive, sarà necessario ampliare il nostro kit giornaliero con tutto l’occorrente necessario per dormire e cucinare durante il viaggio.
Quindi avremo bisogno di:
Coperture: le cover sono la prima cosa a cui pensare, considerato che serviranno a proteggerci da vento, pioggia e neve. In genere la scelta più comune ricade sulla tenda da trekking, tuttavia noi tendiamo a prediligere l’utilizzo del Tarp, ovvero di un telo occhiellato che consente di realizzare dei ripari abbastanza efficienti con l’ausilio di cordini; rispetto alla tenda da trekking garantisce una maggiore adattabilità agli spazi che andremo ad occupare.
Strumenti da cucina: nella programmazione delle uscite di più giorni, il cibo è uno dei temi che richiedono maggiore attenzione. Oltre alla scelta degli alimenti da portare con noi, è altrettanto importante la scelta della strumentazione necessaria per cucinarli. Le soluzioni sono svariate, sia per quanto riguarda il combustibile da utilizzare (gas, alcol, benzina o legna), sia per il pentolame; la scelta è molto soggettiva e dipende soprattutto dal tipo di ambiente in cui ci muoveremo. Rimane costante la capienza necessaria del nostro pentolame, rispetto a cui si dovrebbe calcolare sempre un volume di almeno 700 ml a testa.
Sacco a pelo: insieme al materassino, sarà responsabile del nostro comfort durante le notti. Di sacchi a pelo ne esistono due tipologie principali, sintetici e in piuma. La piuma è un materiale più leggero e comprimibile a parità di isolamento, ma è molto igroscopica e risente dell’umidità ambientale, motivo per cui per il clima mediterraneo consigliamo sempre dei sacchi in sintetico. Dobbiamo fare sempre attenzione a che le temperature di comfort del nostro sacco non superino quelle reali che troveremo durante i nostri bivacchi.
Materassino isolante: spesso sottovalutato, la sua funzione non è tuttavia meno importante del sacco a pelo. Il materassino, infatti, da un lato ci fornisce un cuscinetto confortevole, dall’altro svolge un’importante funzione isolante poiché evita la dispersione del calore corporeo causata dal contatto col suolo. Anche qui avremo l’imbarazzo della scelta, ne esistono veramente di tanti tipi: i più pratici sono i materassini autogonfianti, ma hanno il difetto di essere facilmente forabili e pertanto, se non si utilizza la tenda ma ci si poggia direttamente sul suolo, preferiamo i classici materassini in schiuma, magari con uno spessore generoso (almeno 1,5cm).
Cordini: è sempre meglio portare qualche metro di cordino in più nelle uscite di più giorni, magari anche qualche stringa di ricambio per le scarpe. Se la nostra scelta per le coperture dovesse cadere sui Tarp, allora dovremmo calcolare bene quanto cordame portare.
Kit cucito: un kit di cucito con aghi di diverse dimensioni è sempre consigliabile averlo, ci consente di riparare zaini, teli e tende molto facilmente.
Kit igiene orale: uno spazzolino, del carbone vegetale (non essenziale), e del filo interdentale per garantire la nostra igiene orale. Inoltre il filo interdentale, considerata la resistenza, può essere usato per le cuciture che devono sopportare parecchio stress.
Guanti da lavoro: preferibilmente in pelle, ci consentono di maneggiare legna e strumenti caldi, senza farci male.
Filtro per acqua: non è detto che l’acqua che troveremo durante il nostro percorso sarà tutta potabile. Alle volte capiterà che i nostri rifornimenti idrici siano limitati a laghetti o ruscelli poco profondi le cui acque, con buona probabilità, una volta attinte conterranno sedimenti; inoltre, poiché si tratta di fonti sicuramente frequentate da animali, sarà da considerarsi necessario rendere sicura la nostra acqua rispetto a potenziali contaminazioni microbiologiche. A tal scopo esistono in commercio dei filtri portatili pensati per questo genere di attività; alcuni di questi, oltre che per il filtraggio dell’acqua, sarebbero efficaci anche nell’eliminare virus e batteri, stando almeno a quanto dichiarato dai produttori. Per sicurezza, in ogni caso, noi comunque consigliamo sempre di sterilizzare l’acqua dopo la filtrazione, o tramite bollitura (il nostro metodo preferito), oppure per via dell’utilizzo di pastiglie potabilizzanti (piccole compresse a base di cloro).
Igienizzante per le mani: un igienizzante a base di alcol ci consentirà di avere le mani pulite per i pasti, ma soprattutto nel caso in cui fosse necessario praticare delle medicazioni; inoltre, avere con noi tali igienizzanti ci potrebbe facilitare nell’accensione del fuoco in virtù dell’alcol contenuto nella soluzione.
Oleolito o unguento: un oleolito o un unguento a base di piante officinali (iperico, achillea, calendula, lavanda, ecc…) sarà molto utile per lenire arrossamenti da sfregamento, scottature, eritemi o punture d’insetti.
Repellente: un repellente efficace per insetti, in particolare per zecche e pulci, ridurrà il rischio di portarci ospiti indesiderati.
Carta igienica: per utilizzi di fantasia.
Sacchi del pattume: sempre utili e molto versatili; oltre che per il loro scopo primario, possono essere usati come mezzo per isolarci dal suolo bagnato oper realizzare delle ghette di fortuna.
Attrezzatura da bushcraft: Se decidessimo di bivaccare all’aria aperta in stile minimalista, dovremmo valutare l’ipotesi di portare con noi degli attrezzi da bushcraft basici, come un coltelloda campo, un segaccio a serramanico ed una piccola accetta; ovviamente bisogna sempre considerare il contesto di riferimento.