Lo Scarpone da escursionismo
La scarpa, insieme allo zaino, è lo strumento più importante per le nostre uscite, dipende principalmente da esso il nostro comfort e il nostro benessere durante i cammini.
In commercio esistono diverse tipologie e modelli di scarpe da escursionismo, con caratteristiche differenti a seconda degli utilizzi; la categoria di scarponi che per anni abbiamo avuto modo di testare e che riteniamo indispensabileper la nostra attività, è quella degli scarponi da backpacking.
Questa categoria è stata progettata in modo specifico per la pratica del backpacking (cioè cammini con zaino abbastanza pesante), differenziandosi dalle tradizionali calzature da trekking per la loro robustezza. Abbiamo utilizzato e messo a dura prova questi scarponi nelle situazioni più avverse ed estenuanti, in campi invernali e trekking faticosi, in ogni stagione e con qualsiasi condizione meteorologica, giungendo alla conclusione di adoperare un prodotto estremamente resistente e adattabile ad ogni condizione, (soprattutto nelle uscite invernali con molta neve).
Non di tratteremo qui di marche e modelli specifici, perché entrerebbero in gioco fattori molto soggettivi (come la comodità di calzata) che dipendono dalla propria fisionomia. Ricordiamoci sempre, quando sceglieremo i nostri scarponi, di provarli per bene e di assicurarci di controllare che il piede sia molto stabile all’interno della calzatura e che le dita non tocchino la punta dello scarpone, consigliamo sempre di prenderli almeno mezza misura in più rispetto alla calzata ordinaria e, in alcuni casi, anche una misura in più. Se dovesse rimanere un po’ di spazio tra il dorso del piede e la scarpa, potremmo sempre inserire un plantare aggiuntivo, in modo tale da stabilizzare il piede senza compromettere la lunghezza della calzata.
Che caratteristiche deve avere uno scarpone da backpacking:
Una struttura generale abbastanza rigida e alta da coprire tutta la caviglia (la caviglia deve essere trattenuta per evitare storte e distorsioni nei percorsi più accidentati) .
La tomaia preferibilmente in pelle pieno fiore o in nabuk, pellami che possono essere trattati con cere e grassi per rinnovare la loro impermeabilità e proteggerli dagli agenti esterni. La tomaia deve essere inoltre di uno spessore generoso, dai 2,2 ai 3 mm, caratteristica che darà al nostro scarpone robustezza e longevità. Alcuni modelli presentano anche un fascione in gomma a protezione della tomaia.
La suola abbastanza alta, per ammortizzare i nostri passi e isolare bene dal suolo i nostri piedi nei percorsi rocciosi. Questi scarponi inoltre sono spesso risuolabili, una volta consumata, la suola può essere sostituita.
La membrana impermeabile e traspirante, un elemento non essenziale per scarponi che hanno una buona tomaia, ma pur sempre una protezione aggiuntiva. Si tratta di una membrana inserita sotto la tomaia, che consente al vapore generato dai nostri piedi di uscire, senza far entrare l’acqua.
Queste membrane purtroppohanno una durata media breve, consigliamo pertanto di puntare sulla qualità della tomaia.
Gli scarponi in foto sono realizzati da un’azienda di Caltavuturo, Palermo.